domenica 6 settembre 2009

Difendiamo la libertà di stampa


Firma l'appello dei tre giuristi Franco Cordero Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky in difesa della libertà di stampa

appello sit il 7 settembre

APPELLO AI PRECARI E ALLE PRECARIE DI ROMA


Come avete saputo dalla stampa, da venerdì mattina siamo in occupazione
all'interno dell' Ufficio Scolastico Provinciale.


Siamo sette colleghi del Coordinamento Precari Scuola e stiamo resistendo
nonostante le difficoltà che comporta un'occupazione: turni di notte
massacranti, stanchezza e l'onere di difendere le rivendicazioni che
portiamo avanti. Siamo determinati a continuare nella consapevolezza che
le proteste scoppiate in tutta Italia trovano qui a Roma un punto
nevralgico e decisivo di risonanza e di amplificazione. Ci rafforza la
solidarietà che tanti colleghi ci hanno dimostrato in questi giorni,
abbiamo ottenuto l'adesione di forze sindacali e politiche.


Adesso è importante che tanti, tantissimi precari scendano in piazza a
dare anima e forza alla mobilitazione.


LUNEDI 7 SETTEMBRE, ORE 15.00


VENITE TUTTI ALL'ASSEMBLEA PRESIDIO


SOTTO L'USP DI VIA PIANCIANI
Per cominciare la nuova fase della lotta e chiedere il ritiro dei tagli,
il reintegro delle cattedre e l'assunzione a tempo indeterminato su tutti
i posti vacanti.


QUESTA VOLTA POSSIAMO VINCERE: DIPENDE DA NOI.

Si torna sui banchi....


Scuola, il 14 si torna sui banchi: avvio minacciato dagli scioperi

domenica 14 dicembre 2008

maestro unico "facoltativo"

Il"maestro unico" previsto dalla riforma Gelmini sarà attivato solo su richiesta delle famiglie.
Ecco il verbale dell'incontro svoltosi a Palazzo Chigi tra sindacati della scuola e governo.
"In data odierna a Palazzo Chigi si è svolto un incontro, avente ad oggetto l'illustrazione delle linee guida di provvedimenti attuativi della legge 133/208. All'incontro, presieduto dal Sottosegretario di Stato Dott. Gianni Letta, hanno partecipato i Ministri Mariastella Gelmini, Maurizio Sacconi e Renato Brunetta, ed i rappresentanti delle OO.SS.: Domenico Pantaleo e M. Concetta Brigida per la Cgil; Raffaele Bonanni, Giorgio Santini e Francesco Scrima per la Cisl; Luigi Angeletti e Massimo Di Menna per la Uil; Fedele Ricciato e Achille Massenti per la Confsal; Alessandro Ameli per la Cgu; Alberto Sartori per la Cida; Gennaro Di Meglio della Gilda-Unams. A conclusione della riunione con le Organizzazioni sindacali confederali e quelle del comparto scuola in merito agli interventi previsti dal Piano programmatico di cui all'art. 64 della legge 133/2008, il Governo si impegna a recepire nei Regolamenti da emanarsi ai sensi del medesimo art. 64, i principi e le indicazioni che hanno costituito oggetto dei pareri delle Commissioni Cultura, scienze ed istruzione di Camera e Senato ed in particolare:
a) l'orario obbligatorio delle attività didattiche della scuola dell'infanzia garantirà prioritariamente il tempo di 40 ore con l'assegnazione di due insegnanti per sezione e provvederà soltanto come modello organizzativo residuale lo svolgimento delle attività didattiche nella fascia antimeridiana, sulla base della esplicita richiesta delle famiglie;
b) il tempo scuola della primaria sarà svolto, in relazione anche alla esigenza di riorganizzazione didattica, secondo le differenti articolazioni dell'orario scolastico a 24 (prime classi per l'a.s. 2009-10), 27, 30 e 40 ore. In particolare, per l'orario a 24 (solo prime classi per l'a.s. 2009-2010) e 27 ore, si terrà conto delle specifiche richiesta delle famiglie;
c) nelle classi funzionanti a tempo pieno saranno assegnati due docenti per classe".
d) nella scuola secondaria di primo grado, sarà previsto un orario obbligatorio da 29 a 30 ore, secondo i piani dell'offerta formativa delle scuole autonome;
e) nella scuola secondaria di primo grado le classi con il tempo prolungato, ferma restando l'esigenza che si raggiunga il previsto numero di alunni frequentanti, funzioneranno con non meno di 36 e fino ad un massimo di 40 ore;
f) ferma restando l'adozione di misure compensative idonee a garantire i complessivi obiettivi di riduzione dell'art. 64 del Piano Programmatico sarà previsto il congelamento per l'a.s. 2009/2010 dell'incremento del numero massimo di alunni per classe in connessione con l'attivazione dei piani di riqualificazione dell'edilizia scolastica;
g) sarà tutelato il rapporto di un docente ogni due alunni disabili;
h) dall'anno scolastico 2009/2010 troveranno attuazione i soli Regolamenti relativi al riordino del primo ciclo e al dimensionamento della rete scolastica e l'ottimale utilizzo delle risorse umane della scuola, con la contemporanea rimodulazione delle economie da realizzare per tale anno scolastico;
i) i regolamenti relativi al secondo ciclo si attueranno dall'a.s. 2010/2011.

Si svolgeranno fin dal gennaio 2009 le iniziative e le attività di informazione al fine di far conoscere, diffondere e approfondire i contenuti dei nuovi percorsi di studio. Il Governo si impegna inoltre:
1) a costituire un tavolo permanente di confronto per ricercare le possibili soluzioni a tutela del personale precario attualmente con nomina annuale o fino al termine delle attività didattiche, per favorire continuità delle attività di insegnamento e di funzionamento;
2) a prevedere, qualora le risorse di bilancio lo consentano, l'estensione degli sgravi fiscali previsti in materia di salario accessorio". (11 dicembre 2008)
Scuola, la riforma slitta al 2010
"Maestro unico solo su richiesta"

venerdì 28 novembre 2008

Il 20 novembre scorso è stato convertito in legge n. 183, il dl 22 settembre 2008 n. 147, dal titolo “Disposizioni urgenti per assicurare la partecipazione italiana alla missione di vigilanza dell’Unione europea in Georgia”.
Nell’articolo 3 (copertura finanziaria), si legge che 2.457.000 euro vengono tolti alla scuola, 985.000 euro all’università e alla ricerca, 1.618.000 euro alla cultura. Oltre 5 milioni di euro, questa la cifra totale, ancora una volta rubati ai settori della Conoscenza che vengono buttati via in operazioni militari senza senso.

Nella legge 133 ci sono tagli spaventosi ai comparti della Conoscenza, nonostante questo si pensa che essi siano un salvadanaio da cui attingere per ogni necessità, operazioni militari comprese
E' la dimostrazione ulteriore che si vuole svendere l' Istruzione pubblica, è un motivo in più per scioperare il 12 dicembre.

Cordiali saluti,
Anna Fedeli

domenica 23 novembre 2008



MANIFESTAZIONE
PIAZZA BOCCA DELLA VERITA’
SABATO 29 NOVEMBRE 2008 - DALLE 10 ALLE 14
Coordinamenti genitori – insegnanti di Roma Non Rubateci il Futuro



DOVE STA LA VERITA’?
E’ questa la sfida che ci consegna la piazza dal nome così impegnativo – Bocca della verità – scelta per incontrarci il 29 di novembre, ad un mese esatto dal voto del Parlamento che ha convertito in legge il decreto 137, quello per intenderci sul maestro unico.
Un decreto sbagliato e confuso già nelle parole, gravissimo in sé e tanto più pericoloso perché è solo il primo di una serie di interventi che, dalla scuola dell’infanzia all’università, stanno cambiando il volto della formazione in Italia. Un decreto che non ci ha mai convinto. E dai primi di settembre abbiamo cominciato a dirlo con sempre maggiore forza e chiarezza, arrivando a scioperare più volte e a manifestare, genitori e insegnanti insieme, in centinaia di iniziative territoriali, dibattiti, notti bianche, autogestioni in tutto il paese. Ma continua ad aleggiare la domanda: chi avrà ragione? Le migliaia di insegnanti che quotidianamente fanno quello che possono per dare alle giovani generazioni un futuro degno di questo nome, le famiglie preoccupate dell’avvenire dei loro figli, o chi un giorno dichiara e quello dopo nega tutto?
Ecco perché mai come in questo momento e con questo Governo è necessario fare chiarezza, ripartire dalla realtà, chiederci a che punto siamo e quali risposte dare alle tante domande aperte.
Ecco perché questa non sarà una manifestazione come le altre e tanto più dopo la tragedia di Torino. Prima di quel dramma avremmo voluto che il 29 fosse anche una giornata per festeggiare l’aver impedito, almeno per un anno, la chiusura di tante scuole: il 30 novembre le regioni avrebbero dovuto comunicare le sedi da chiudere, ma poi il governo è tornato indietro. Non sappiamo se andrà così anche per altri provvedimenti, nella speranza che passata l’onda, quello che non è riuscito a fare ora, lo realizzerà l’anno prossimo.
Quel che sappiamo è che chi ha il potere di decidere, deve avere chiaro che non solo le scuole le vogliamo aperte, ma pretendiamo, che siano da subito sicure.
Chi governa non può annunciare un piano di “investimenti anticrisi” da 80 miliardi di Euro, contemporaneamente tagliarne 8 alla scuola in tre anni, cancellando 143.000 persone che lavorano per la scuola e riservare un paio di centinaia di milioni alla sicurezza degli edifici scolastici che intanto crollano tragicamente. Non siamo tutti così imboniti dalla TV e dalle frottole da non chiederci: come è possibile che per la scuola - per la cultura, il benessere, la sicurezza nelle scuole - i soldi non ci siano proprio MAI? Chi dice la verità: chi protesta o chi taglia?
Chiunque sente l’urgenza di questi interrogativi, sia esso mamma o maestra, studente o insegnante, precario o pensionato, bambino o artista, è benvenuto sabato 29 a Piazza della Bocca della Verità, per fare e pensare tutti insieme e gioiosamente, malgrado tutto, la buona scuola di tutti/e e per tutti.
PIAZZA BOCCA DELLA VERITA’
SABATO 29 NOVEMBRE 2008 - DALLE 10 ALLE 14
Coordinamenti genitori – insegnanti di Roma e provincia Non Rubateci il Futuro

martedì 18 novembre 2008

INCONTRO NAZIONALE DELLE SCUOLE

INCONTRO NAZIONALE DELLE SCUOLE
FIRENZE 15 NOVEMBRE 2008

Il 15 novembre si è svolto a Firenze un incontro cui hanno partecipato genitori e insegnanti di coordinamenti, assemblee e scuole di Firenze, Sesto Fiorentino, Valdera, Versilia, Lucca, Pistoia, Pisa, Arezzo, Cavriglia, Perugia, Roma, Napoli, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Milano, Torino, Venezia.

Alla fine della discussione l'Incontro nazionale delle scuole dichiara:
 di opporsi al disegno di distruzione del sistema scolastico italiano e difende l’attuale modello di scuola elementare (il tempo pieno e i moduli) e dell’infanzia che negli anni ha prodotto risultati eccellenti, oltre a sostenere UNA SCUOLA A MISURA DI BAMBINO.
Inoltre, l'Incontro nazionale delle scuole
 ritiene fondamentale battersi affinché:
• la scuola sia di tutti e sia laica;
• sia la scuola della collegialità;
• sia rafforzata e sviluppata la democrazia degli Organi Collegiali;
 persegue i seguenti obiettivi:
• ritiro degli articoli 16, 64 e 66 della Legge 133/2008 e della Legge 169/2008 ( ex D.L. 137);
• ritiro del disegno di Legge Aprea e DL/leggi collegate;
• difesa e applicazione coerente degli articoli 3, 9, 33 e 34 della Costituzione;
• difesa della Scuola della Repubblica e della sua laicità;
 si oppone:
• alla privatizzazione della Scuola e della Università e alla trasformazione di esse in fondazioni, oltre che a qualunque forma di gestione aziendalistica e privatistica dell'istruzione;
• alla istituzione delle cosiddette classi-ponte, all’emarginazione delle diversità, alle classi differenziali;
• all’istituzione di classi a maestro unico;
• ai tagli di orario e discipline e agli accorpamenti delle stesse alle medie e alle superiori;
• alla cancellazione di 40 anni di percorso delle scuole;
• al ritorno alla valutazione in decimi e al voto in condotta, a maggior ragione in assenza dei regolamenti attuativi;
• all'aumento del numero di alunni per classe.

L'Incontro nazionale delle scuole, per attuare i propri scopi, si prefigge di:
• fare informazione attraverso la distribuzione di volantini, assemblee nelle scuole e dibattiti cittadini;
• di predisporre moduli di iscrizione alle scuole dell'infanzia, elementare, media e superiore che confermino gli attuali modelli didattici e organizzativi;
• di richiedere agli Organi collegiali di ciascuna scuola la conferma degli attuali modelli didattici e organizzativi;
• di promuovere manifestazioni ed eventi come occasioni per parlare di scuola e per sensibilizzare l'opinione pubblica, anche dal punto di vista dell'approfondimento pedagogico;
• di coordinarsi con le altre realtà del movimento (rete degli studenti medi, universitari, docenti, ricercatori, peronale ATA e i precari, oltre che tutti i genitori) per trovare momenti e obbiettivi comuni ;
• di adottare tutte le forme di obiezione di coscienza contro le cosiddette classi ponte.

L'Incontro nazionale delle scuole ritiene fondamentale che vengano rispettate tutte le norme di sicurezza stabilite dalla legge 626/1994 e dal decreto legislativo 81/2008.

L'Incontro nazionale delle scuole invita genitori e insegnanti a lanciare in ogni città, in ogni circolo didattico, in ogni Istituto iniziative di protesta nella giornata di sabato 29 novembre con l'obiettivo di mantenere alta l'attenzione sulla scuola. Segnala inoltre che in diverse realtà si terranno manifestazioni e incontri anche il 22 novembre.

L'Incontro nazionale delle scuole indica nella data del 16 di ogni mese il NO GELMINI AND NO APREA DAY, una giornata di mobilitazione delle singole scuole da attuarsi secondo modalità proprie di ciascuna scuola.

L'Incontro nazionale delle scuole invita genitori, insegnanti, assemblee, coordinamenti cittadini e tutto il mondo della scuola e dell'Università a pronunciarsi sullo sciopero generale del 12 dicembre mettendo in rilievo le ragioni della protesta della scuola.

L'Incontro nazionale delle scuole lancia un appello a genitori, insegnanti e a tutti i cittadini che facciano pressione su tutte le organizzazioni sindacali per la proclamazione unitaria di uno sciopero generale per la scuola pubblica, laica e di tutti.


Firenze 15 novembre 2008
Gli avvenimenti del fine settimana ( riuscito sciopero dell'università e della ricerca e imponente manifestazione degli studenti nella giornata di venerdì, grande assemblea degli studenti alla Sapienza di sabato e domenica, l'assemblea nazionale delle scuole a Firenze, sabato) dimostrano che dopo il 30 ottobre il movimento contro i provvedimenti infami del Ministro Gelmini è sempre più vivo in tutte le sue componenti.
Soprattutto adesso è chiaro il messaggio che il sistema della Conoscenza funziona solo con un progetto politico ed economico di prospettiva che tenga insieme dagli asili agli Enti di ricerca.
Significativo il parere negativo espresso dal CNPI sulle scelte del governo in materia di Istruzione (riportato nel post di questo articolo)
Indico 2 degli argomenti più urgenti da affrontare nei singoli coordinamenti:
le iscrizioni e la modulistica più appropriata in ogni ordine di scuola;
la non applicabilità a tutt'oggi del sistema di valutazione con le cifre nella scuola dell'obbligo;
il rispetto della legge 626/1994 e del decreto 81/2008 in tema di sicurezza
Riguardo all'espletamento delle attività aggiuntive, al di là delle singole posizioni ( io condivido la posizione del comitato romano, ma sono consapevole che la scuola superiore ha bisogno di target diversi di offensiva), per gli insegnanti tutti è fondamentale non dare la disponibilità alle supplenze, considerata anche la triste condizione dei supplenti di cui ricevo testimonianza ogni giorno.

Bisogna lavorare per la riuscita delle iniziative che verranno messe in calendario in ogni città per il 29 novembre, giornata di mobilitazione per tenere alta l'attenzione sul valore della Conoscenza.

Bisogna altresì lavorare per la riuscita dello sciopero generale proclamato dalla sola CGIL contro le devastanti politiche economiche di un governo che vuole far pagare la crisi solo ai lavoratori. Lavorerò perchè i temi della scuola dell'università e della ricerca siano tra le priorità delle parole d'ordine di quello sciopero.


Buon lavoro a tutti
Anna Fedeli

domenica 16 novembre 2008

Anna Adamolo, ministro-onda

E' nato il sito 'clone' del Ministero dell'Istruzione :parte come la homepage del Ministero dell'Istruzione, ma poi sfuma in un mare e sugli studenti di un corteo, mentre, sottofondo, si sente la voce di Anna Adamolo,nuovo Ministro-onda
e leader virtuale (il cui nome e' l'anagramma di Onda anomala) che simboleggia l'ondata della protesta che attraversa tutte le città italiane.

http://www.ministeroistruzione.net/

martedì 11 novembre 2008