martedì 30 settembre 2008

Le conseguenze del Decreto Legge137

ll Decreto Legge 137 avrà per la Scuola pubblica queste conseguenze:

  • Taglio di 87.000 posti di docente e di 43.000 di personale amministrativo, tecnico ed ausiliario in un triennio a livello nazionale
  • Cancellazione del meglio della scuola primaria (elementare), tra le prime al mondo per qualità, con ritorno al maestro unico
  • Innalzamento del numero di alunni per classe con situazioni di sovraffollamento
  • Scomparsa delle ore di compresenza, dedicate al recupero degli alunni in difficoltà
  • Diminuzione del tempo scuola in tutti gli ordini di scuola, per arrivare alle 24 ore settimanali; il tempo pieno alle primarie, ridotto a doposcuola. Riduzione del tempo scuola alle secondarie di I e II grado.
  • Scompaiono gli ultimi due anni dell'obbligo scolastico da assolvere anche nei corsi della formazione professionale (ritorno all’avviamento al lavoro);
  • Chiusura di tante scuole, indipendentemente dal destino degli alunni,soprattutto nelle realtà più povere
  • Verrà distrutta la natura pubblica e unitaria dell'istruzione nel nostro Paese: scuole e università saranno trasformate in fondazioni, divenendo aziende a tutti gli effetti .Gli Istituti, per poter sopravvivere, dovranno sempre di più cercare i finanziamenti delle aziende, le quali vorranno,in cambio, gli sgravi fiscali che il regime di fondazione garantisce.L'organo di governo della scuola, il consiglio di amministrazione,privatizzato, detterà gli indirizzi per le attività finanziarie e didattiche, soffocando l'autonomia del Collegio dei Docenti e la libertà di insegnamento.
  • Le scuole più "ricche"(quelle nel produttivo nord ) avranno edifici a norma,insegnanti di qualità, palestre e laboratori pagati con finanziamenti privati, le altre, che insistono in territori non ricchi,sono destinate a soccombere,senza possibilità di aiuto.
  • Dopo questa "cura" saremo tutti più ignoranti e più diseguali.

Al ministro Brunetta

8 domande al ministro Brunetta
da osservatoriosullalegalita.org

1- Perche' i ministri e sottosegretari di questo governo, anche quando sono completamente assenti dalle aule parlamentari (come l'on. Berlusconi, ma nemmeno lei, Brunetta, e' molto presente) percepiscono il compenso come eletti del parlamento? Non sono forse assenteisti? E il loro compenso - che pure e' significativo (ben oltre 10 volte quello di un impiegato statale, piu' vari benefit e la superpensione, e il tutto per lavorare solo dal martedi' al venerdi') - non dovrebbe essere tagliato per ogni seduta disertata, in base ai principi ispiratori delle nuove norme da lei varate? O, in alternativa, perche' non si dimettono da parlamentari?


2- E' vero che quando era parlamentare europeo lei fu assente dagli scranni di Bruxelles per circa la meta' del mandato? Sbagliamo se pensiamo che non presento' alcuna giustificazione, non fu sottoposto ad alcun controllo e non provvide a restituire allo Stato i soldi che le venivano comunque erogati per il ruolo? E come avveniva la gestione delle sue assenze come professore universitario - statale - mentre era parlamentare europeo?


3- Perche' con le sue norme solo dal terzo episodio di malattia si deve presentare un certificato dell'ospedale o del medico di base? Per favorire i medici privati e chi puo' avvalersi economicamente della loro prestazione? Non sarebbe maggiormente di garanzia un trattamento uniforme per tutti e sempre?


4- La visita fiscale e' un controllo sulla effettiva patologia dell'impiegato in malattia e sulla congruita' del periodo d'assenza prescritto. Perche' deve trasformarsi in una punizione (anzi, in arresti domiciliari) per il malato tenendolo inchiodato in casa dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20? Diverse patologie - anche se invalidanti (come un braccio o una gamba ingessati o come la depressione) - non comportano immobilita', o addirittura necessitano di uscite durante il giorno, rimedio di cui con il suo metodo non sara' piu' possibile avvalersi. Ma nemmeno il riposo durante il giorno sara' piu' possibile, per chi vive solo, dovendo questi restare per quasi 12 ore in attesa dello squillo del campanello.


5- Perche' ci deve essere sperequazione tra un malato, poniamo oncologico, leucemico o con grave depressione, della Pubblica amministrazione e un malato impiegato nel privato con le stesse patologie e che deve essere reperibile per la visita fiscale solo dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19? Un malato e' un malato e come tale va rispettato e curato.


6- Perche' tagliare di circa un terzo lo stipendio per i primi dieci giorni di ogni episodio di malattia? Cosa puo' farci chi e' colpito frequentemente da problemi di breve durata che fanno accumulare uno-due mesi di malattia l'anno mentre magari il collega infortunato (ma in questo caso dovremmo dire fortunato) sta a casa per sei mesi per un solo episodio di malattia? Si vuole forse scoraggiare l'emicrania dal tormentare i malcapitati che ne soffrono o le malattie da raffreddamento dal perseguitare chi opera in luoghi di lavoro freddi o umidi (come certi tribunali)? Dubitiamo che le malattie vere si facciano condizionare da simili metodi, cosi' come fa un po' senso pensare che per stanare chi denuncia malattie false si penalizzi chi sta male veramente.


7- Perche' il personale vittima di cause di servizio deve perdere comunque il 30 per cento circa dello stipendio nei primi 10 giorni di malattia? Solo molto dopo l'approvazione del decreto il sen. Gasparri ha parlato di esentare polizia ed esercito dall'odioso balzello, ma - a parte il fatto che potrebbero esserci altre categorie vittima di cause di servizio, ad es. medici o personale a contatto con il pubblico o infine soggetti mobbizzati - al momento si prevede per tutti la punizione extra in caso di malattie o infortuni professionali e il trattamento piu' favorevole viene mantenuto SOLO se il contratto lo prevede.


8- Poiche' timbrare e uscire configurava gia' prima del suo decreto i reati di falso, truffa e talora anche abbandono del posto di lavoro, la diffusione della pratica non solo evidenzia il fatto che l'inefficienza pubblica e' da attribuirsi in buona parte ai falsi presenti in buona salute, ma denuncia pure una connivenza dei dirigenti che non hanno mai provveduto a chiamare le forze dell'ordine per la constatazione dei reati. Come pensa di porre rimedio a questa situazione? Non crede che sia scorretto penalizzare economicamente (e non solo) chi sta male, quando si fa poco o nulla per una pratica sicuramente illecita e generatrice di inefficienze realizzata da chi sta bene e da dirigenti ben pagati?In definitiva, dato che i soldi dello Stato sono i nostri, e il rispetto dei diritti umani del malato e' un dovere in primis dello Stato anche per chi fa parte dell'ormai odiata categoria della PA, ci sembrerebbe doveroso che Lei spiegasse perche' per la sua brillante idea devono rimetterci i malati veri e perche' per lei e i suoi colleghi di governo oggi parlamentari italiani e ieri parlamentari UE che si sottraggano al servizio deve valere un trattamento morale ed economico diverso da quello dei normali impiegati della PA, visto che sono tutti pagati dallo stesso datore di lavoro.

P.S. "...Fannullone sarà lei!"

Benvenuti!

Benvenuti a tutti!
Mi chiamo Rosa e sono una maestra di scuola elementare in una classe terza di un istituto romano.
In questo blog, intendo dare voce a docenti, genitori ed alunni che vogliono discutere su tutto ciò che riguarda il mondo della scuola.