mercoledì 29 ottobre 2008
Nulla di nuovo sotto il sole
Da domani un mondo nuovo, fatto di meritocrazia e di efficienza si apre anche per quei bifolchi ed ignoranti che compongono la classe docente italiana. Il secolo d'oro sta per cominciare....una nuova stagione di rinascimento culturale sta per travolgere la scuola italiana...
Serviranno decenni di lavoro per ricostruire sulle macerie dello stato sociale che questa Destra sta accumulando sugli italiani. 50 anni di conquiste, di scuola pubblica, cioè nostra, di tutti gli italiani, stanno affogando nella retorica del ritorno al maestro unico, del grembiulino, del 5 in condotta.
Tutte parole d'ordine, buone però per almeno il 50% degli italiani rintronati da Retequattro, Italia 1, Canale 5, e, a seguire, dai Riotta, Vespa, e tanti altri servi privi di qualsiasi pudore, più realisti del re, la cui stretta di mano è più umida e scivolosa della scia delle lumache.
E si affaccia anche qualcosa di altro, di tristo, di lugubre, di già visto...squadracce di fascistoidi che a man salva arrivano indisturbati con un camioncino pieno di spranghe davanti al Senato, in pieno centro Storico a Roma e che provocano e picchiano a Piazza Navona.
Chiunque abiti a Roma sa perfettamente che nessun mezzo del genere potrebbe mai, senza il tacito (?) assenso delle forze dell'ordine (?) avvicinarsi a Corso Rinascimento e a Palazzo Madama e fermarsi nelle immediate vicinanze e scaricare tutto quel ben di Dio che abbiamo visto nei filmati...magari tra 20 anni scopriremo che questa nuova strategia della tensione è stata ispirata da qualcuno molto vicino ai Servizi e al Palazzo (anche questa è una storia già vista e sentita). Vero Cossiga?
Il provvedimento, approvato il 9 ottobre dalla Camera, non è stato modificato dai senatori e ora è legge
Con soli 25 voti di differenza (gli astenuti al Senato sono considerati voti contrari) si dà il via ad un progetto di Restaurazione che devasta la scuola pubblica della Costituzione.
Dobbiamo ontinuare con le proteste e le iniziative, più necessarie che mai, perchè la disinformazione è ancora diffusa nella società civile e nei posti di lavoro.
Dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti possibili per far sì che questo decreto non trovi alcuna applicazione nelle scuole, così come già accaduto per le controriforme Moratti..
Domanila partecipazione allo sciopero sarà ancora più motivata. Da dopodomani saremo a tavolino a studiare le contromosse.
Buono sciopero a tutti
Anna Fedeli

Per il momento ha vinto lei:

martedì 28 ottobre 2008
I numeri non sono un'opinione: SAREMO I PRIMI FRA GLI ULTIMI
Rapporto spesa per l'istruzione sul PIL %
Italia 4,4
Francia 5,7
Portogallo 5,4
Norvegia 7,0
Polonia 5,5
Media OCSE 5,4
Con il taglio di 8 miliardi di Euro previsto dalla manovra finanziaria la percentuale verrà ridotta al 3,9, misura che ci collocherà al penultimo posto nella graduatoria OCSE.
Rapporto spesa per l'istruzione su spesa pubblica % Italia 9,3
Spagna 11,1
Irlanda 14,0
Messico 23,4
Corea 15,3
Nuova Zelanda 19,4
Stati Uniti 13,7
Repubblica Slovacca 19,5
Media OCSE 13,2
In questo caso'Italia già si colloca all'ultimo posto nella graduatoria generale.
Gli stessi dati sono forniti dal Ministero dell'Istruzione.
CHE DIRE SE UN MINISTRO CONTRADDICE I DATI FORNITI DAL SUO STESSO MINISTERO?

domenica 26 ottobre 2008
SCUOLA: GELMINI, LE RAGIONI DELLA PROTESTA SONO INCOMPRENSIBILI
Caro Ministro,vuole conoscere i motivi dello dello sciopero nelle università?
L'opposizione alla L. 133, che mira a stravolgere il sistema universitario e il suo carattere pubblico con la TRASFORMAZIONE DELLE UNIVERSITA’ IN FONDAZIONI PRIVATE,
IL BLOCCO DELLE ASSUNZIONI DEL PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO,
I TAGLI ALLE RISORSE, PER 1,5 MILIARDI.
E i motivi dello sciopero nella scuola secondaria?
La riduzione delle ore di lezione,l'aumento del numero di alunni per classe,il ridimensionamento degli indirizzi di studio..
A questo aggiungo la semplice considerazione che solo una persona ignorante (nel senso latino dell'etimo -e se non capisce questa sottigliezza culturale- magari se la faccia spiegare da Bossi o Calderoli)può credere che l'istruzione possa essere concepita a compartimenti stagni e che un disastro nella scuola elementare non si ripercuota poi sul ciclo di studi immediatamente conseguente, obbligatorio e successivo.
D'altronde la capisco signor Ministro. Il concetto di solidarietà tra chi manifesta in favore o in soccorso di altri, deve essere qualcosa di abnorme per le sue nordiche e destrorse cervici....una nozione che non è compresa nel manualetto del deputato di Forza Italia che il Berlusca le ha venduto.
Questi sono concetti astrusi...per Lei è più adeguato un Bignami di egoismi da bassa cucina (che mi frega, tanto stanno fregando qualcun altro, se sto zitto e buono forse non si accorgono di me, basta che mi paghino.)...tutte cose da libero mercato, come quelle che il Capo del Governo, sfrenato liberista fino a cinque minuti fa, insegnava. Ora, mi sembra, che stia facendo dell'intervento pubblico in favore degli interessi forti la sua bandiera. Ma solo al cretino è richiesta la coerenza..vero?
Caro Ministro, il provvedimento lo abbiamo letto ,eccome,come il piano programmatico scritto da Tremonti! Peccato che le sue dichiarazioni,senza contraddittorio, in tv non corrispondano a quanto scritto sul Decreto e, come dicevano i latini "Scripta manent.."
Ecco un esempio per la scuola primaria:
Nel D.L. 137 si parla di “una più ampia articolazione del tempo-scuola” ma non compare assolutamente la garanzia del Tempo Pieno così com'è e come tutti vogliamo conservarlo: un tempo scuola di qualità, di innovazione didattico-educativa, di inclusione sociale, che limita l'insuccesso scolastico offrendo a tutti il massimo delle opportunità.
Se si fosse voluto conservare il Tempo Pieno, sarebbe infatti stato sufficiente scrivere che era garantito quello esistente, stabilito dalla legge 820 del 1971, con 2 insegnanti contitolari per classe,che si alternano mattina e pomeriggio suddividendosi gli ambiti linguistico e matematico.
Il tempo scuola che lei ci propone,se pure esso sarà conservato, avrà invece un'insegnante prevalente (per 22 ore)mentre le ore pomeridiane saranno suddivise tra un'accozzaglia di insegnanti (anche 7 o 8 su una classe )di serie b,che forniranno,per forza di cose, un servizio frammentato e puramente assistenziale!Questo non è tempo pieno,tuttal'più è un doposcuola!
Per coprire le 40 infatti,ore verranno eliminare le compresenze, liberando pacchetti minimi di ore in cui gli insegnanti interverranno in un numero imprecisato di classi :che minestrone!!
Leggo poi che "La determinazione dell'organico della scuola primaria avverrà tenendo conto del solo orario obbligatorio (e cioè delle 24 ore)" :ma chi pagherà l'orario eccedente? Le famiglie? Il fondo d'Istituto già da anni ridotto all'osso?
Deduco che,al di fuori delle 24 ore, non verranno più garantite classi, stabilità degli insegnanti, gratuità del servizio.
Quindi le chiacchiere televisive stanno a zero, vanno bene per i gonzi che guardano retequattro e basta. Non ci venda un semplice taglio di ore di lezione come un miglioramento di rapporto tra qualità delle stesse e tempo scuola. Non può esistere una qualità scolastica se non, quantomeno, a parità di ore di vero tempo scuola. Meno ore si fanno, meno qualità ci sarà: è una regola matematica!!!

sabato 25 ottobre 2008
Cossiga: demenza senile o peggio?
«Il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».
Nel senso che...
«Nel senso che le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».
Anche i docenti? «Soprattutto i docenti».
Presidente, il suo è un paradosso, no?
«Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».
E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? «In Italia torna il fascismo», direbbero.
«Balle, questa è la ricetta democratica:spegnere la fiamma prima che divampi l`incendio».

Chi ha rilasciato queste dichiarazioni non è Josiph Dziugasvili (detto Stalin "Il Martello"), e non è neanche Robert Mugabe, Dittatore a vita della Rhodesia: è più domesticamente Francesco Cossiga, Presidente emerito delle Repubblica, ora senatore a vita, evidentemente affetto da demenza senile.In nessun altro modo possono essere spiegate le sue parole, se non attraverso l'interpretazione di esse come un evidente sintomo di quell'affezione che affligge ormai, come un virus infettivo, quasi tutta la destra italiana.
Non penso che vi sia altro commento da fare:queste frasi si commentano da sè.

P.S. Se non sbaglio Cossiga nel 1968, esponente di spicco della DC, non usò le stesse frasi per stigmatizzare quel movimento che ha trasformato la società occidentale. Forse perchè era inserito in una realtà, tutto sommato, più tollerante di quella odierna, o solo perchè allore era meno rincitrullito dall'età di ora?
O forse perchè all'epoca non avrebbe trovato nessun quotidiano, di libera stampa, disposto a mettere la paglia vicino al fuoco?
Non sarà che qualcuno al Governo ha l'esigenza, la voglia, il desiderio, di "reprimere" con la forza moti di piazza fomentati ad arte da agenti provocatori, come nella migliore tradizione della strategia della tensione ideata e perseguita dai nostri Servizi Segreti negli ultimi 50 anni?
Ricordiamo l'antico monito che chi non ricorda gli errori della storia è condannato ciclicamente a ripeterli.
Si taglia solo nella scuola
Leggi tutto

evidentemente si considera la scuola solo un costo e non un investimento fondamentale per il futuro del Paese
Studenti-Gelmini, dialogo flop

Consultazione tardiva e di facciata:la Gelmonti è irremovibile
Leggi l'articolo:
Studenti-Gelmini, dialogo flop
venerdì 24 ottobre 2008
INIZIATIVE
MARTEDI' 28 ORE 10 organizzeremo un presidio al Ministero della Pubblica Istruzione durante il quale chiederemo di essere ricevuti per consegnare le firme raccolte in queste settimane contro il decreto del Maestro unico. Si prega di organizzare la raccolta e la consegna dei fogli firmati
L'Università incontra la Scuola Primaria domenica, 26 ottobre, alle 11. I docenti del Dipartimento di Fisica invitano gli insegnanti e i genitori delle scuole elementari di Roma ad un incontro di approfondimento sugli effetti della "riforma Gelmini" sul sistema scolastico pubblico. Gli studenti e i docenti di Fisica intratterranno gli alunni delle scuole elementari con semplici esperimenti scientifici. Appuntamento alle ore 11.00, nel cortile del Dipartimento di Fisica,…Appuntamento alle ore 11.00, nel cortile del Dipartimento di Fisica, "Sapienza" Università di Roma, Piazza Aldo Moro 2

mercoledì 22 ottobre 2008
Quando presero gli omosessuali, non dissi niente: a me piacciono le donne.
Quando presero i sindacalisti, non dissi nulla: io non ero un loro iscritto.
Quando presero me, non c'era più nessuno che avrebbe potuto dire qualcosa
Martin Niemöller

"E' una violenza, convocherò oggi pomeriggio Maroni per dargli indicazioni su come devono intervenire le forze dell'ordine"
"L'ordine deve essere garantito. Lo Stato deve fare il suo ruolo garantendo il diritto degli studenti che vogliono studiare di entrare nelle classi e nelle aule"
Silvio Berlusconi
conferenza stampa del 22 ottobre 2008
Oops!... Rettifica:è stata solo un'allucinazione collettiva o una manovra della sinistra! 23 ottobre 2008
martedì 21 ottobre 2008
lunedì 20 ottobre 2008
DALLE ORE 17,00 ALLE ORE 20,00
Contro i provvedimenti legislativi che devastanoil sistema d’istruzione pubblico nazionale con:
RIDUZIONE DELLE ORE DI LEZIONE IN TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA
AUMENTO DEGLI ALUNNI PER CLASSE
RIDUZIONE DELLE SEDI SCOLASTICHE (700 SCUOLE IN MENO)
vRIDUZIONE DEGLI ORGANICI DOCENTI (87.400 POSTI IN MENO)
RIDUZIONE DEGLI ORGANICI DEL PERSONALE ATA (44.500 POSTI IN MENO)
MAESTRO UNICO
BLOCCO DELLE ASSUNZIONI DEI PRECARI
Appuntamento davanti al Senato a partire dalle ore 17,00
FERMIAMO IL PIANO PROGRAMMATICO DI ATTUAZIONE ART. 64 L. 133/08E IL DECRETO LEGGE 137
Maestro unico a partire dal 2009? Forse no
Il Piano programmatico deve essere tradotto in regolamenti e questa procedura richiede tempi lunghi
Leggi l'articolo su "La tecnica della scuola"
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=24091&action=view
domenica 19 ottobre 2008
Salvano le banche, tagliano lo Stato sociale
Venerdì 17 ottobre : lo SCIOPERO DELLA SCUOLA promosso da Cobas, Cub e SdL è stato una delle più grandi mobilitazioni della scuola degli ultimi anni. Hanno partecipato ,compatti,la maggioranza di docenti, Ata, studenti e genitori ostili alla volontà di “far cassa” distruggendo la scuola. Anche l’università si è mossa contro l’intenzione di aziendalizzare il sistema universitario e di ulteriori tagli alla ricerca. Naturalmente un Ministro dell'Istruzione con un minimo di onestà intellettuale avrebbe dovuto quanto meno prendere atto della massiccia protesta e comportarsi di conseguenza, aprendo un tavolo di confronto con i "dissidenti". Ma le dichiarazione della Gelmini sono state improntate alla sorpresa più assoluta, come se fosse uno di quei personaggi di Flaiano(un marziano ) che si trovano a passare per caso per Viale Trastevere e si chiede il perchè di tutti quei giovani davanti al Ministero omonimo. In realtà attribuire alla Gelmini un qualsiasi progetto di riforma equivale naturalmente ad immaginare che sia possibile per una rapa cacciare sangue: sappiamo perfettamente che il mandante (Tremonti) risiede altrove, in via XX Settembre e che l'unico motivo della CD. Riforma della scuola è il recuperare qualche miliardo di euro da regalare alle povere Banche in difficoltà (per le quali naturalmente non si è fatta questione di denaro, anzi non si è avuta neanche la necessità di quantificare i costi nè individuare la possibile copertura... vuoi mettere quei poveracci di banchieri, Geronzi, Profumo, Tronchetti Provera, non arrivano a fine mese...gli altri, tutti gli altri.. possono aspettare!)
giovedì 16 ottobre 2008
APARTHEID PER GLI ALUNNI STRANIERI
IL TEST DI CULTURA GENERALE AI LEGHISTI DELLE IENE
martedì 14 ottobre 2008
Presidio
E' importante la partecipazione, per continuare ad essere sempre la "piazza cosciente" per la ministra.
Anche oggi, nonostante l'assenza di dibattito, il presidio era molto partecipato.
Il comunicato del Quirinale sulle migliaia di mail che ne hanno intasato la posta elettronica, diffuso dai telegiornali, dimostra che le iniziative contro il decreto Gelmini vengono prese dalla società civile al volo, per tentare tutte le strade per contrastarlo.
A presto,
Anna Fedeli
lunedì 13 ottobre 2008
Blocchiamola!!
Insieme per la scuola pubblica,contro il ritorno al passato della scuola
Ancora Brunetta...

"....e poi 1.300 euro sono comunque due milioni e mezzo di vecchie lire: oggi l'insegnamento è part-time e come tale è ben pagato" .
RENATO BRUNETTA, "la Repubblica", 9 ottobre 2008.
Vuoi vedere che lo stipendio ce lo riducono?
Replica dei Precari della Ricerca a Brunetta
domenica 12 ottobre 2008
REPORT ASSEMBLEA
Naturalmente meno partecipato, per la concomitanza del coordinamento, ma ugualmente vociante, grazie all'apporto di nuove energie.
La parola d'ordine tra i partecipanti è stata quello di mantenerci in contatto, per divulgare le informazioni adeguate al coinvolgimento della societá civile nella battaglia in difesa della Conoscenza come valore costituzionale.
Buon lavoro a tutti
Anna Fedeli
Ciao a tutti,
ieri pomeriggio si è svolta l'assemblea del coordinamento cittadino NON RUBATECI IL FUTURO. L'assemblea era partecipatissima e gli interventi sono stati molto numerosi, anche perchè sempre più scuole si stanno unendo al coordinamento.
Vi scrivo in sintesi le proposte emerse:
appuntamenti:
- partecipazione alla manifestazione di sabato 11 ottobre, che parte alle 14 da piazza della Repubblica, con un proprio striscione dietro al quale si uniranno tutte le scuole che aderiscono al coordinamento
-partecipazione al sit-in del 13 ottobre davanti l'aula del Senato per contestare il voto sul decreto
-il 15 ottobre giornata di iniziative contro il decreto Gelmini in tutte le cittá di italia. A Roma: fiaccolate cittadine (una a roma nord e una a roma est) e occupazioni della scuola Crispi a Roma ovest
- partecipazione allo sciopero e alla manifestazione del 17 ottobre indetta dai sindacati di base
-partecipazione all'assemblea della scuole di Roma il 18 ottobre al Galilei
-partecipazione allo sciopero e manifestazione del 30 ottobre organizzata dai sindacati confederali
iniziative:
- esporre fuori di ogni casa uno striscione con la scritta "GIU' LE MANI DALLA SCUOLA PUBBLICA"
-sottoscrivere attraverso il sito del Quirinale la petizione che chiede al Presidente della Repubblica di non firmare la conversione in legge del decreto
-inviare una petizione ai presidenti della camera e del senato affinchè venga soppresso l'art.4 del decreto Gelmini e affinchè su di esso si esprima il dibattito parlamentare
-partecipare alla MEGA denuncia che i docenti rivolgeranno ai ministri per le diffamazioni ricevute sulla stampa e in televisione (consulenza di avvocati)
-realizzare i cosiddetti cahiers d'orleance della scuola. (I cahiers d'orleance raccolsero le richieste del popolo nel corso della rivoluzione francese) Si tratta di raccogliere idee e proposte su ciò di cui ha veramente bisogno nella scuola. La loro composizione deve coinvolgere l'intera comunitá scolastica.
-indire in ogni scuola un referendum entro Natale per abrogare la legge Gelmini: servirá da motore per la grande iniziativa referendaria che si fará in tutto il paese.
-realizzare con l'aiuto di avvocati e giuristi un Kit da distribuire in ogni scuola che contenga tutte le istruzioni su ciò che si può fare e ciò che non si può fare a livello di mobilitazione e protesta.
-organizzare la consegna della gigantesca raccolta di firme contro il decreto Gelmini effettuata finora.
Ps:ho cercato di scrivere tutte le iniziative salienti.
Alessandra
giovedì 9 ottobre 2008
Petizione per salvarla...la nostra scuola
Sabato 11 alle ore 9.30 e' convocata una riunione del Coordinamento per la scuola pubblica del in via Montalcini 1.
All'ordine della discussione organizzazione settimana di mobilitazione.
In questa settimana si sono svolte assemblee sindacali e di genitori nelle scuole: Vigna Pia, Tiburzi, Quartararo, Graziosi e Pirandello.
cari saluti
Mimma
Vi allego i moduli della petizione che potete già usare per raccogliere le firme di insegnanti e genitori contro la riforma gelmini.
Portavoce del Coordinamento:
Pamela Di Lodovico
Dominici Mauro
SCUOLA:SCIOPERO GENERALE
Le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA hanno deciso di proclamare, unitariamente, lo sciopero generale nazionale per l’intera giornata di giovedì 30 ottobre.
NEWS-INIZIATIVE
LA GIORNATA DELLA MOBILITAZIONE INFORMAZIONE E DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA
Una scuola di qualità è un bene per tutti
Informazione: Merenda al Parco-Animazione e Giochi
Per far sentire la voce di chi davvero vive la scuola
Incontro tra genitori, insegnanti, bambini e studenti per INFORMARE, discutere, comprendere …
Saranno presenti
Simonetta Salacone dirigente scolastico del 123esimo circolo didattico (Municipio VI), la scuola elementare “Iqbal Masih”
Don Roberto Sardelli il prete scomodo fondatore della “scuola 725” che balza agli onori della cronaca per le sue scelte coraggiose e per le sue denunce
sit-in al Senato
Vergogna!
Complimenti: bella dimostrazione di coraggio !
mercoledì 8 ottobre 2008
Bocciata in matematica
Non tutto è perduto
Forza e coraggio, ora il decreto si sposta al Senato e la nostra voce non si deve affievolire, perchè c'è la finanziaria con i tagli che sono oltre il maestro unico, la proposta di legge Aprea e il disegno di legge Gelmini da combattere.
Domani alle 16 è riconvocato il presidio dalle ore 17, perchè a quel momento ci saranno le dichiarazione di voto e il voto complessivo.
Dobbiamo esserci, è uno sforzo ulteriore che ci ripagherà, perchè sono convinta che le iniziative che stiamo intraprendendo stanno risvegliando la coscienza solidale.
Anna Fedeli
lunedì 6 ottobre 2008
Richiesta di fiducia sul decreto Gelmini
leggi gli articoli:
http://notizie.tiscali.it/feed/news/2008/10/07/apcom/apcomz20081007_000001.html?politica
venerdì 3 ottobre 2008
AVVISO ASSEMBLEA SINDACALE
mercoledì 1 ottobre 2008
AVVISO DI SCIOPERO
Cosa comporterà il ritorno del maestro unico
- Ogni insegnante tornerà ad essere solo di fronte alla classe: non sarà più possibile impostare il lavoro sulla collaborazione e sul confronto fra docenti.
- L'esperienza del Tempo Pieno, che è stata il canale di pratiche e sperimentazioni attraverso cui la pluralità decente si è affermata per tutta la scuola italiana, scomparirà e si tornerà al doposcuola degli anni cinquanta: col maestro unico non può esserci il tempo pieno.
- Non sarà più possibile una didattica di recupero e di arricchimento dell’offerta formativa perché sparirebbero le compresenze e quindi la possibilità di organizzare percorsi individualizzati per alunni in difficoltà o attività per sviluppare progetti creativi ed innovativi.La figura unica dovrà gestire le 24 ore di lezione in cui i tempi della didattica torneranno ad essere ristretti e compressi e non rispettosi dei ritmi d’apprendimento degli alunni.
- Non sarà più possibile la suddivisione delle materie disciplinari tra diversi docenti: il maestro o la maestra unica dovrà insegnare tutte le materie, per tutto il programma previsto nei 5 anni e dovrà aggiornarsi su tutto. con una conseguente banalizzazione nozionistica della didattica
- Non saranno possibili le uscite didattiche nel territorio, musei, manifestazioni sportive… Per evidenti questioni di sicurezza il singolo insegnante non può uscire dalla scuola con la classe da solo. Fino ad oggi questa didattica aperta al territorio era possibile per la presenza di più insegnanti e delle compresenze.
I pedagogisti dicono NO alla riforma Gelmini
IL DECRETO ministeriale n. 137, la cosiddetta “riforma Gelmini”, ha introdotto, con un vero e proprio blitz di fine estate, profonde modificazioni nella scuola. E proprio mentre insegnanti e genitori scendono in piazza vogliamo far sentire la voce dei pedagogisti. Intanto per dire che siamo al fianco di chi protesta. La stessa Facoltà di Scienze della Formazione dell’ Università di Bologna ha votato un documento in cui si chiede al ministro un profondo ripensamento. Il decreto, che prevede la modifica delle modalità di valutazione del comportamento e del rendimento scolastico degli studenti e l’ introduzione della figura dell’ insegnante unico nella scuola primaria, dovrà essere convertito in legge, ma, al di là del suo destino finale, non può non essere oggetto di un’ attenta analisi pedagogica. Mi limito a tre considerazioni. La prima. Usare lo strumento della decretazione d’ urgenza per cambiare radicalmente il volto della scuola appare un’ operazione del tutto inaccettabile. Nessun Governo, quale che fosse la sua collocazione politica e la forza della sua maggioranza l’ aveva mai fatto prima d’ ora nella storia repubblicana. La scuola è un patrimonio di importanza fondamentale per tutti i cittadini, la sua trasformazione non può non essere accompagnata da momenti adeguati di discussione pubblica nei quali ascoltare e confrontare i differenti punti di vista, bisogni, valori. Decidere d’ urgenza e solo d’ autorità su di un servizio così delicato e per sua natura interculturale significa sempre e comunque decidere male. La seconda. Pensare che sia positiva la reintroduzione del voto in decimi per valutare il rendimento scolastico e nel contempo prevedere il voto “di condotta”, sempre in decimi, con la possibilità di bloccare il percorso degli studenti che non arrivino alla sufficienza in quest’ ultimo ambito, rappresenta una scelta per così dire da “pensiero debole”: tecnicamente oltre che pedagogicamente risibile, se non si prestasse ad usi scriteriati. In qualsiasi università, uno studente che presentasse queste scelte come funzionali ad un miglioramento della qualità del rendimento e del comportamento degli studenti verrebbe trattato come una matricola impreparata. Il problema non sta nelle forme del giudizio, ma nel modo in cui ci si arriva, nel come si riesce ad insegnare e a costruire la socializzazione e l’ apprendimento dei ragazzi: limitarsi a restaurare le modalità per constatare e sanzionare le loro lacune e indiscipline è un’ operazione che corrisponde semplicemente al desiderio di riversare ogni responsabilità sugli studenti, sulle loro famiglie, sul loro ambiente di vita; alla scelta di eliminare dalla scuola chi dà fastidio, chi parla e pensa in modo diverso dalla cultura dominante. In definitiva, chi dovrebbe essere oggetto di cura, non di sanzione. Ed è un vero peccato che autorevoli opinionisti, anche normalmente illuminati, si siano fatti contaminare da questa voglia di restaurazione burocratica, di militarizzazione delle scuola. La terza. Reintrodurre il maestro “unico” nella scuola primaria significa negare l’ evidenza di un panorama culturale che si è fortemente diversificato in questi anni richiedendo preparazione disciplinare e didattica specifica. Ipotizzare che tre insegnanti su due classi siano uno spreco, siano stati previsti a suo tempo solo per motivi occupazionali è un falso storico. Gli studenti della scuola primaria non hanno bisogno di una chioccia superficialmente tuttologa: necessitano di stimoli culturali forti, di modelli di adulto diversi, di un team di educat ori che progetti e operi collegialmente. Si sprecano le rassicurazioni da parte del Governo sulla sopravvivenza del tempo pieno e di altre forme di copertura dei bisogni delle famiglie: ma con quali soluzioni? Impegnando le poche risorse lasciate agli Enti Locali per il diritto allo studio? Ritornando al famigerato “doposcuola”?
Preside Facoltà Scienze della Formazione - Bologna-da Repubblica - 27 settembre 2008 - sezione BOLOGNA