domenica 26 ottobre 2008

SCUOLA: GELMINI, LE RAGIONI DELLA PROTESTA SONO INCOMPRENSIBILI

''Le ragioni della protesta non le comprendo e sono sempre piu' convinta che molti di coloro che scendono in piazza non hanno letto il provvedimento perche' non si capisce come mai si occupino le universita' e si facciano manifestazioni nella scuola secondaria, che non sono minimamente toccate dal provvedimento che riguarda invece la scuola e non l'universita' e i licei superiori''. Cosi' il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini,su canale 5, commenta le proteste di questi giorni nel mondo universitario e della scuola.

Caro Ministro,vuole conoscere i motivi dello dello sciopero nelle università?
L'opposizione alla L. 133, che mira a stravolgere il sistema universitario e il suo carattere pubblico con la TRASFORMAZIONE DELLE UNIVERSITA’ IN FONDAZIONI PRIVATE,
IL BLOCCO DELLE ASSUNZIONI DEL PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO,
I TAGLI ALLE RISORSE, PER 1,5 MILIARDI.
E i motivi dello sciopero nella scuola secondaria?
La riduzione delle ore di lezione,l'aumento del numero di alunni per classe,il ridimensionamento degli indirizzi di studio..
A questo aggiungo la semplice considerazione che solo una persona ignorante (nel senso latino dell'etimo -e se non capisce questa sottigliezza culturale- magari se la faccia spiegare da Bossi o Calderoli)può credere che l'istruzione possa essere concepita a compartimenti stagni e che un disastro nella scuola elementare non si ripercuota poi sul ciclo di studi immediatamente conseguente, obbligatorio e successivo.
D'altronde la capisco signor Ministro. Il concetto di solidarietà tra chi manifesta in favore o in soccorso di altri, deve essere qualcosa di abnorme per le sue nordiche e destrorse cervici....una nozione che non è compresa nel manualetto del deputato di Forza Italia che il Berlusca le ha venduto.
Questi sono concetti astrusi...per Lei è più adeguato un Bignami di egoismi da bassa cucina (che mi frega, tanto stanno fregando qualcun altro, se sto zitto e buono forse non si accorgono di me, basta che mi paghino.)...tutte cose da libero mercato, come quelle che il Capo del Governo, sfrenato liberista fino a cinque minuti fa, insegnava. Ora, mi sembra, che stia facendo dell'intervento pubblico in favore degli interessi forti la sua bandiera. Ma solo al cretino è richiesta la coerenza..vero?
Caro Ministro, il provvedimento lo abbiamo letto ,eccome,come il piano programmatico scritto da Tremonti! Peccato che le sue dichiarazioni,senza contraddittorio, in tv non corrispondano a quanto scritto sul Decreto e, come dicevano i latini "Scripta manent.."
Ecco un esempio per la scuola primaria:
Nel D.L. 137 si parla di “una più ampia articolazione del tempo-scuola” ma non compare assolutamente la garanzia del Tempo Pieno così com'è e come tutti vogliamo conservarlo: un tempo scuola di qualità, di innovazione didattico-educativa, di inclusione sociale, che limita l'insuccesso scolastico offrendo a tutti il massimo delle opportunità.
Se si fosse voluto conservare il Tempo Pieno, sarebbe infatti stato sufficiente scrivere che era garantito quello esistente, stabilito dalla legge 820 del 1971, con 2 insegnanti contitolari per classe,che si alternano mattina e pomeriggio suddividendosi gli ambiti linguistico e matematico.
Il tempo scuola che lei ci propone,se pure esso sarà conservato, avrà invece un'insegnante prevalente (per 22 ore)mentre le ore pomeridiane saranno suddivise tra un'accozzaglia di insegnanti (anche 7 o 8 su una classe )di serie b,che forniranno,per forza di cose, un servizio frammentato e puramente assistenziale!Questo non è tempo pieno,tuttal'più è un doposcuola!
Per coprire le 40 infatti,ore verranno eliminare le compresenze, liberando pacchetti minimi di ore in cui gli insegnanti interverranno in un numero imprecisato di classi :che minestrone!!
Leggo poi che "La determinazione dell'organico della scuola primaria avverrà tenendo conto del solo orario obbligatorio (e cioè delle 24 ore)" :ma chi pagherà l'orario eccedente? Le famiglie? Il fondo d'Istituto già da anni ridotto all'osso?
Deduco che,al di fuori delle 24 ore, non verranno più garantite classi, stabilità degli insegnanti, gratuità del servizio.
Quindi le chiacchiere televisive stanno a zero, vanno bene per i gonzi che guardano retequattro e basta. Non ci venda un semplice taglio di ore di lezione come un miglioramento di rapporto tra qualità delle stesse e tempo scuola. Non può esistere una qualità scolastica se non, quantomeno, a parità di ore di vero tempo scuola. Meno ore si fanno, meno qualità ci sarà: è una regola matematica!!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Più che un commento al post questo vuol essere un ulteriore contributo al dibattito.
Stamattima Maria Star ha affermato ch gli studenti che manifestano sono poche migliaia e che gli studenti in Italia sono più di 9 milioni. Pens che questa dichiarazione sia il viatico e l'incentivo migliore per cloro i quali erano ancora indecisi se manifestare o meno il 30 ottobre a Roma. Penso che questa altra idiozia contribuirà a far divenire oceanico uno sciopero che già si annunciava, di suo, paralizzante per l'intero sistema scolastico italiano.
Una ulteriore chicca di Maria Star è quella che il suo operato si ispira ad Obama.
Lascio al lettore basito ogni valutazione circa lo stato mentale di questa poveraccia....